lunedì 15 luglio 2019

Gli uomini pesce

La solidarietà o il volontariato non sono azioni morali, quando sono mossi da un secondo fine. E se chi li fa soggiace alla brama di guadagno o di indottrinamento, è solo uno spregevole profittatore. 
Chi conosce il pubblico impiego, sa che chi fa parte di questa casta, acquista un’aura di garanzia che non hanno i comuni cittadini. E qualcuno se ne approfitta. Questo è quello che sembra trapelare, dal caso dei bambini sottratti ai genitori ed affidati alle sollecite cure della cooperativa Hansel e Gretel. Ma che differenza c’è tra una assistente sociale disoccupata ed una che lavora in Comune? Tenuto conto di quanto siano squalificati i concorsi pubblici, nessuna. Potrebbero essere benissimo due laureate meritevoli o due perfetti cretine. Non c’è garanzia. Eppure quella che lavora per il Comune, se si presenta da un giudice minorile, riesce a fare allontanare i figli dai genitori legittimi. Sulla base del suo giudizio sulla capacità genitoriale. Chi ha dato loro tanto potere? 
Fin dal lontano 2013 il giudice minorile Francesco Morcavallo aveva denunciato in televisione l’esistenza di interessi enormi, intorno all’allontanamento dei figli dai genitori legittimi. Penso che neanche una società di pesci sarebbe rimasta così muta, come ha fatto la nostra.

giovedì 23 maggio 2019

La Rivoluzione Culturale





Qualcosa di epocale sta accadendo in questo paese. E qualcuno non se ne accorge. Ho visto Cacciari in televisione, parlare del peggior governo della Repubblica. Ed inveire contro l’ignoranza dei suoi ministri. Forse che prima erano tutti colti?
Che un primo ministro ed il comandante dei carabinieri , oltre che Salvini, si costituiscano parte civile contro gli assassini di Cucchi, è una rivoluzione culturale che egli non può capire. E questo conferma che il peggior governo  è quello dei filosofi.
Bisogna dare atto alla natura di avere avuto ragione, nell’imporre all’umanità il ricambio generazionale. Perché gli intellettuali ben istruiti della nostra generazione, sono la prova che il cervello umano, a parte rare eccezioni, si atrofizza. E non può essere più aggiornato.

mercoledì 17 aprile 2019

I LUPI




Un indicibile stupore percorre le terre italiche.  E quasi quasi ci si crede. Che gli italiani non sapessero che dove ci sono i vermi, non ci si trova la carne fresca.
E tutti a condannare il perfido sistema clientelare umbro, che il PD ha copiato dai socialisti, a loro volta debitori della democrazia sedicente cristiana. La quale lo ha sublimato, sotto l’egida della fede e dei monsignori, che ne sono i veri inventori.
Ma chi ha mandato al potere puttanieri e squilibrati, delinquenti e corrotti, facendo dell’Italia un paese tribale?
Per fortuna ci sono gli intellettuali a ricordarci che il fascismo è alle porte. Gli Augias, i Canfora e il povero Camilleri. Tutti ad ammonirci del vero pericolo. All’unisono con i tanti vincitori di concorsi pubblici. Che invece di lavorare, si prodigano a pubblicare sui social i loro originali commenti contro il cambiamento. Contro il tentativo dei cittadini onesti di riprendersi lo Stato. Tutta brava gente che fa volontariato, e si dedica in modo disinteressato a questa azione di dissuasione di massa.
Sembra la favola di cappuccetto rosso. Con il lupo travestito da nonna, che la invita ad entrare.

martedì 9 aprile 2019

LO SPIRITO GIUSTO




Da Verona, la ridente e rilassata città medievale del nord est padano, due eventi ci offrono un grande insegnamento.
Prima la grande kermesse del pensiero moderno. Con la partecipazione di grandi pensatori, provenienti dalle più avanzate realtà del pianeta. E adesso, la più prosaica festività della gioia, dedicata a Bacco ed ai suoi estimatori.
Che cosa hanno in comune queste due realtà, apparentemente in contrasto tra loro? Semplice: i partecipanti. Le stesse persone, infatti, che nella prima urlavano e imprecavano le une contro le altre, gettandosi addosso odio e scorno a vicenda, nella seconda brindano insieme in allegria e fratellanza.
Non è forse questo quello che vogliamo tutti? Vivere in un mondo senza odio, dove la gente festeggia e brinda insieme, in una accettazione collettiva che non è lesiva della vita degli altri?
Dovremmo incorniciare ed apporre alle pareti delle scuole questo monito. Quando le azioni degli uomini sono guidate dallo spirito divino, abbiamo la prima. Per la seconda serve invece uno spirito più distaccato. Di vino, appunto.

giovedì 24 gennaio 2019

SUMMA INIURIA



“Summum ius, summa iniuria”, diceva Cicerone. Somma giustizia, massima ingiustizia. Sì, perché quando la giustizia viene applicata con estrema precisione, diventa iniquità. Un principio sacrosanto e condivisibile. Quello della cautela e della ponderazione. Che si ritrova in forme più o meno simili nei proverbi: “ Il troppo stroppia”. O nelle sentenze celebri: “ Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni”.  
Questa pillola di saggezza ha informato di sé quasi ogni ordinamento giuridico occidentale, e sta alla base della nostra civiltà.
Va però precisato che il principio dovrebbe valere anche per se stesso. Perché la sua applicazione rigorosa, nella ricerca ad ogni costo di applicare la legge caso per caso, produce infami aberrazioni. E conduce a preoccuparsi più dei colpevoli che delle loro vittime innocenti.
Infatti attraverso sentieri tortuosi e non di rado aperti all’occorrenza, si giunge a liberare spesso spietati criminali. Una gara che vede in testa alla scalata della “summa iniuria” la psichiatria. La quale non solo arriva a stabilire che il criminale non era in grado di intendere e di volere. Ma anche che non lo era, soltanto nel momento in cui perpetrava il delitto. Evitandogli così, oltre alla galera, anche di essere rinchiuso  in qualche istituto. 

sabato 5 gennaio 2019

LA SVENDITA



Il declino impietoso del partito che fu capofila nelle battaglie per l'emancipazione, non ha certo un’unica ragione. Nessuna di esse potrà però mai raggiungere la cifra del tradimento, del principio costituzionale della laicità dello Stato.
Le religioni che fanno proselitismo sono agglomerati plastici che premono sul muro della separazione, in forza dei milioni di zelatori, convinti di conoscere la volontà di Dio. Un coro beghinico che, al grido di “tanto che male fa”, conculca la libertà di chi non crede nelle loro mitologie. Questo blob informe penetra ogni crepa e riempie ogni vuoto, chiamandolo poi tradizione. La divisione delle competenze non può funzionare,  se il confine tra lo Stato e le religioni è fittizio. Senza una diga ermetica, non si può pensare che costoro vengano a patti con la democrazia ed accettino di rispettare anche i diritti, di chi vuol vivere senza praticare alcuna religione. Aver messo a guardia di questo confine gente che indulge al clericalismo, è stata la più grande infamia commessa contro l’Italia nata dal Risorgimento. Un tentativo proditorio e maldestro di svendere l'anima e le radici di milioni di persone.
Ma gli elettori se ne sono accorti.

sabato 22 dicembre 2018

CHI HA PAURA DI BABBO NATALE?



Da tempo si ripete la stessa storia. Qualche pastore,  una volta all’anno, dice la verità. Che Babbo Natale non esiste. Facendo piangere i bambini ed arrabbiare i fedeli.
Da dove viene quest’odio?
Le tre, cosiddette grandi, religioni monoteiste non amano la concorrenza.
Ciò che hanno fatto gli ebrei ai rivali lo possiamo leggere nella Bibbia. E l’epilogo di duemila anni di antisemitismo cristiano, sono stati i campi di sterminio. Quanto ai musulmani…  beh, quello che vorrebbero fare agli infedeli è sotto gli occhi di tutti.
Babbo Natale, invece, è l’unico che non fa distinzioni. E porta un sorriso ad ogni bambino. Di qualsiasi colore razza o appartenenza. Egli è il solo che non chiede devozione obbedienza preghiere, ma unicamente l’impegno ad essere più buoni. Le sue renne volano sulle ali della fratellanza e se, per qualche motivo, qualcuno pensa che non esista, elargisce regali anche a lui.
Nelle grandi distese dei ghiacci perenni, dove lui vive, non ci sono religioni, e ognuno prega come gli pare. L’unica regola è la laicità.
Un’idea forse troppo eversiva, per fanatici intolleranti.